ROCCA CALASCIO E CALASCIO

Calascio, paese interessante quanto affascinante, posto ad un’altitudine di 1254 metri s-l-m-, è adagiato scenograficamente lungo il roccioso fianco di una montagna sulla cui sommità. A 1460 metri, sorge un’antica torre, eretta presumibilmente in epoca normanna con funzione di guardia e di vedetta. IL Chronicon Vulturnense, in documenti di vari anni in cui indica i possedimenti, identifico con l’appellativo Calasco (782), Calaso (816) e Calascio (998) il toponimo del monte sul quale è posto l’attuale paese, collocandolo fra le proprietà dell’Abbazia Benedettina di San Vincenzo al Volturno. Il paese attuale è racchiuso fra tre strade parallele che seguono le curve di livello della montagna, con orientamento est-ovest. La strada centrale, che è la più antica (via di Mezzo la Terra) è stata la direttrice lungo la quale, su entrambi i lati, durante i secoli, si è principalmente sviluppato l’abitato. Quella più a valle è la strada provinciale, costruita nel 1898, quindi denominata “via Nova”. L’altra, posta più a monte, è la Comunale che unisce il paese alla frazione di Rocca Calascio, realizzata alla fine degli anni ’50, ricalcando, almeno nel suo tratto iniziale, un vecchio sentiero rurale che passava a monte delle case. Questi tre percorsi sono collegati trasversalmente da rue, stradine e vicoli, quasi tutti gradinati, alcuni di essi percorribili sotto gli archi che uniscono le case e dove, immancabilmente, troviamo un’immagine della Madonna, per l’antica usanza di collocare una figura sacra sotto ai passaggi voltati.